Non sempre, con particolare riguardo agli istituti di spese di giustizia e agli effetti fiscali degli atti del procedimento giurisdizionale, la normativa è (appare) caratterizzata dalla “chiarezza”.
Mancanza di “chiarezza”, della norma, che spesso crea contrasti nella sua “interpretazione” e, consequenziale, “applicazione concreta” tra i diversi Uffici giudiziari e nei rapporti tra quest’ultimi e l’utenza.
Per evitare, e spesso per regolamentarne, i contrasti l’Amministrazione giustizia, tramite le sue articolazioni centrali, dirama direttive nelle due forme di note e circolari.
Direttive atte a chiarire la portata delle norme a disporre riguardo la loro pratica applicazione.
Direttive non sempre in coerenza con il dettato normativo, la sua finalità e le regole e principi che sottendono alla c.d. attività “interpretativa interna” delle Amministrazioni ministeriali.
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