L'uso delle direttive ministeriali negli istituti di spesa del processo
Pubblicato il 15/12/25 09:00 [Articolo 2390]






Non sempre, con particolare riguardo agli istituti di spese di giustizia e agli effetti fiscali degli atti del procedimento giurisdizionale, la normativa è (appare) caratterizzata dalla “chiarezza”.

Mancanza di “chiarezza”, della norma, che spesso crea contrasti nella sua “interpretazione” e, consequenziale, “applicazione concreta” tra i diversi Uffici giudiziari e nei rapporti tra quest’ultimi e l’utenza.

Per evitare, e spesso per regolamentarne, i contrasti l’Amministrazione giustizia, tramite le sue articolazioni centrali, dirama direttive nelle due forme di note e circolari.

Direttive atte a chiarire la portata delle norme a disporre riguardo la loro pratica applicazione.

Direttive non sempre in coerenza con il dettato normativo, la sua finalità e le regole e principi che sottendono alla c.d. attività “interpretativa interna” delle Amministrazioni ministeriali.

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