Il caso
Un dentista esegue su un paziente diverse estrazioni di denti ed installazioni di impianti e protesi.
Gli interventi, benché di non speciale difficoltà, non hanno successo, anzi pregiudicano la corretta funzionalità stomatologica del paziente.
Il paziente evoca il medico in giudizio chiedendo la risoluzione del contratto, il risarcimento del danno e la restituzione del compenso versato.
Il Tribunale di Roma accerta la responsabilità professionale del medico e lo condanna al risarcimento del danno ma, pur ravvisandone i presupposti, omette di statuire sulla domanda di risoluzione e nega al paziente la restituzione del compenso.