La Cassazione prende posizione sull'impugnabilità delle delibere negative, tra ampliamento dei rimedi e impossibilità per il giudice di sostituirsi alla volontà assembleare Alessandro Di Blasi
Pubblicato il 28/05/24 08:00 [Articolo 2199]






Sommario: 1. L’ordinanza 22 marzo 2024 n. 7874 della Cassazione: la fattispecie esaminata. - 2. Le tesi contrapposte sull’impugnabilità delle delibere cd. “negative”. - 3. I limiti della potestà del giudicante: verso la sindacabilità delle motivazioni espresse dal socio a corredo del proprio voto. - 4. Conclusioni: l’apertura verso l’impugnabilità delle delibere cd. “negative” e rischio di ingerenza del giudicante nelle competenze dell’assemblea.

 

 

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