Il trattamento dei crediti fiscali e contributivi nel P.R.O.
Pubblicato il 09/04/25 09:00 [Articolo 2329]






Questo contributo è stato realizzato all’interno del comitato scientifico di AIECC - Associazione Italiana Esperti della Composizione della Crisi ed è destinato alla raccolta degli atti del Convegno “Company Recovery Strategies nel Codice della Crisi e nella CNC: il correttivo 136/24, le prassi applicative ed il diritto concorsuale europeo”.

      

Come è noto, il P.R.O. (acronimo di “Piano di Ristrutturazione soggetto ad Omologazione”) è uno strumento di regolazione della crisi e dell’insolvenza di nuova introduzione, la cui caratteristica fondamentale va unanimemente rinvenuta nel fatto che, a condizione che la proposta di ristrutturazione sia approvata da tutte le classi, è possibile non applicare le regole di allocazione delle risorse, tanto quelle indicate dal codice della crisi (A.P.R. ed R.P.R.), quanto quelle declinate dal codice civile. Ciò sebbene una parte, invero minoritaria, della dottrina abbia ritenuto che questa libertà non attiene all’allocazione di tutte le risorse, ma solo di quelle derivanti dallo svolgimento dell’attività di impresa (il c.d. “surplus o valore da continuità”).

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